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La carie dentale: nuove scoperte e un aiuto dalla natura

La carie dentale è da sempre un problema e si conferma tale ancora oggi. Sottovalutiamo troppo spesso questo nemico del cavo orale non pulendo bene i denti dopo ogni pasto, tanto che in base ai dati dell’OMS risulta ancora il più diffuso i disturbi dentali.

Secondo il Global Burden of Disease Study che ha esaminato gli anni tra il 1990 e il 2010, la carie viene riscontrata in ben il 35.3% dei pazienti. Data la sua “popolarità” è sotto la lente d’ingrandimento perchè ha un grande impatto in una prospettiva socio-economica: si cerca sempre più di migliorare i protocolli relativi alle terapie per ottimizzare tempi e costi di intervento.

Chiaramente tutto questo va a beneficio dei pazienti che hanno così accesso a terapie sempre più efficaci e tempestive.

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Carie dentale: un aiuto dalle cellule staminali

Una notizia appena battuta dalle agenzie di stampa fa ben sperare per il futuro dei piani terapeutici in ambito dentale: è stato scoperto il gene Dlk1. Grazie ad una ricerca scientifica condotta sui topi si è arrivati all’individuazione del gene fautore della produzione di dentina, attraverso la stimolazione di cellule staminali. La dentina è il tessuto che compone il dente al di sotto della superficie dello smalto. I test sui roditori hanno potuto isolare il meccanismo che agisce a livello molecolare risultante nella continua rigenerazione dei loro incisivi.

Lo studio è frutto di una cooperazione internazionale e le redini del progetto sono state affidate all’università di Plymouth. I risultati ottenuti rappresentano una pietra miliare non solo nell’ambito strettamente dentistico, ma anche nel comprendere le condizioni favorevoli in cui avviene la ricostruzione dei tessuti attraverso le cellule staminali.

L’applicazione clinica non è distante e, in uno scenario da futuro prossimo, potrà vedere applicazioni per la ricostruzione di denti definitivi persi a causa di traumi o di malattie dovute alla carie come la parodontite.

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Carie dentale: le virtù dei mirtilli

Cosa possiamo fare nell’immediato per proteggerci meglio dalla carie? La risposta che desta anche una certa curiosità è: mangiare mirtilli. Lo staff di ricercatori canadese della McGill University di Montréal ha condotto un esperimento sui moscerini della frutta. Agli insetti è stato somministrato il succo di questi particolari frutti di bosco. Ebbene i ricercatori hanno notato che il ciclo vitale degli insetti aveva durata maggiore.

Questo avviene perchè i mirtilli contengono polifenoli che agiscono contro le infezioni di carattere batterico. I colori di questi frutti ci permettono di distinguere tra due benefici:

  • Mirtilli neri: diminuiscono di un valore pari al 45% la formazione della carie.
  • Mirtilli rossi: contrastano gli enzimi che i batteri impiegano per creare i glucani, ovvero le molecole responsabili della placca.

In base a quanto dichiarato da Nigel Carter, direttore dell’Oral Health Foundation, i polifenoli stazionano per ore nella nostra saliva garantendo la protezione dello smalto dagli agenti patogeni. Inoltre non esclude una futura inclusione dei mirtilli nella composizione di dentifrici e colluttori.

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Carie dentale: come affrontarla nella routine quotidiana

Nella routine quotidiana possiamo mettere in atto dei comportamenti virtuosi per evitare la formazione della carie e scongiurare così tutte le eventuali complicazioni che poi portano ad interventi più o meno complessi: devitalizzazione, otturazione, estrazione del dente nei casi più gravi.

L’igiene orale deve essere regolare e bisogna dedicare tempo ed energie alla cura dei nostri denti. Bisogna anche ricordare che il solo spazzolino non è sufficiente soprattutto se i denti non sono disposti in maniera perfetta.

Il calendario ci deve ricordare che due volte all’anno dobbiamo sottoporci a sedute di igiene orale professionale: venite pure a trovarci presso lo studio Dottor Gola dentista a Pavia.

Leggi anche l’articolo: Implantologia dentale: vantaggi e controindicazioni.

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Carie e cioccolato: la storia di Mattia

Mattia è un ingegnere edile di 35 anni ed è diventato paziente dello Studio dentistico dottor Gola dentista a Pavia quasi per caso.

Un giorno infatti si è presentato da noi e l’abbiamo accolto con cordialità e professionalità, attivandoci subito per fargli ritrovare il suo miglior sorriso. Andiamo a conoscerlo meglio.

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Chi è Mattia

Dottor Gola dentista a Pavia: Buongiorno Mattia, abbiamo fatto già in studio una piacevole conversazione, raccontaci per favore un’altra volta chi sei.
Mattia: Buongiorno a tutti. Sono Mattia, professione ingegnere, ho 35 anni e vivo a Pavia.

Dentista Gola: Come si svolge tipicamente la tua giornata?
Mattia: Sono una persona mattiniera: mi sveglio alle 5 per andare a fare jogging in un’area verde vicino casa. Mentre torno per una doccia ne approfitto per mangiare una barretta di cioccolato. Poi bevo un caffè espresso e mi fiondo verso il lavoro. Sono a stretto contatto con gli operai dei cantieri, ammetto che anche se sono ancora relativamente giovane ho già l’indole dell’umarell ahahahah. Scherzi a parte a pranzo mangio con i colleghi e porto sempre con me un cioccolatino per addolcirmi la giornata e darmi la giusta carica per il pomeriggio. Rientro a casa verso le 19, guardo Netflix e dopo una cena leggera crollo verso le 22.

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Il bisogno di trovare un dentista a Pavia

Dottor Gola dentista a Pavia: Poi però un giorno, circa un mese fa, questa routine si è interrotta, come mai?
Mattia: Ricordo perfettamente che la mattina del 09 Giugno ero tutto sudato dopo aver corso per 10 chilometri. Ero molto felice perchè si trattava del mio nuovo record personale sulla distanza. Avevo anche mantenuto un’ottima media in termini di velocità ovvero 7 km/h. Quel momento di soddisfazione è durato purtroppo davvero poco: appena ho provato a dare un morso alla barretta di cioccolato, ho sentito un dolore fortissimo provenire dal molare destro. Sono arrivato a casa intontito e inizialmente ho pensato che magari fosse un sintomo legato alla corsa.

Dentista Gola: Tuttavia non è stato un caso isolato, vero?
Mattia: Purtroppo no. Quando ho provato ad addentare il cioccolatino post-pranzo di rito, ho percepito di nuovo quella sensazione davvero brutta. Ho capito che qualcosa non andava nei miei denti. Allora mi sono attivato per cercare un bravo dentista a Pavia.

Dentista Gola: Come sei arrivato a noi?
Mattia: Il suggerimento, direi provvidenziale, di un collega di lavoro. Non lo ringrazierò mai abbastanza. Mi ha visto mentre mi tenevo la mano sulla guancia destra e mi ha dato subito il vostro numero di telefono, dicendo che consiglia sempre il dottor Gola a chiunque abbia bisogno di un dentista a Pavia.

Diagnosi: carie e cioccolato non vanno d’accordo

Dottor Gola dentista a Pavia: Com’è stato il tuo impatto quando ci siamo conosciuti dal vivo?
Mattia: Assolutamente positivo. Uno studio rinnovato, pulito e curato nei minimi dettagli e Ornella mi ha accolto come se già fossi un vostro paziente da tempo. Mi sono sentito bene anche se l’urgenza del mio dolore mi offuscava.

Dentista Gola: Abbiamo avuto un colloquio dove mi hai raccontato della tua routine. Mi sono soffermato particolarmente sulle tue abitudini alimentari se ben ricordi.
Mattia: Eh si. Sono un goloso di cioccolato bianco e di zucchero abbondante nel caffè. A cui non sempre faccio seguire l’igiene orale.

Dentista Gola: La diagnosi è stata di carie.
Mattia: Si e per fortuna, grazie ad una devitalizzazione da manuale, già qualche ora dopo l’intervento non ero più dolorante.

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Zuccheri e carie: un binomio pericoloso

La storia di Mattia fa emergere uno dei meccanismi base con cui minacciamo la salute dei nostri denti: le abitudini alimentari che prevedono l’assunzione di ingenti quantità di zuccheri e sostanze acide sono deleterie se non seguite da una corretta igiene orale. Tali sostanze fanno proliferare eventuali infezioni batteriche che evolvono presto in carie. Ricordo inoltre, pur essendo un dentista e non un nutrizionista, che in generale l’assunzione di troppi zuccheri raffinati non è una pratica salutare per l’organismo, e che al di là dei problemi dentali può andare incontro a picchi glicemici ed eccessivo aumento di peso

Grazie alla odontoiatria conservativa siamo in grado di salvare il dente attraverso l’otturazione. Tuttavia sarebbe auspicabile non arrivare a questa condizione attraverso una corretta igiene quotidiana integrata da almeno due sessioni annuali di igiene orale professionale.

Leggi anche l’articolo: Implantologia dentale: vantaggi e controindicazioni.