Colletto dentale scoperto: cos’è, cause e rimedi

Se di recente ti ha dato fastidio bere o mangiare alimenti molto caldi e molto freddi, è opportuno fare un controllo dei tuoi colletti dentali. Il colletto dentale scoperto è una delle tante patologie che possono colpire la bocca. Dente e gengiva perdono di aderenza, la gengiva si ritrae e la porzione del dente senza protezione mostra sensibilità alla temperatura.

In questo articolo raccogliamo tutto ciò c’è da sapere sul colletto dentale: cos’è, con quali sintomi ci si può insospettire, quali sono le cause e infine i rimedi per un colletto dentale scoperto.

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Colletto dentale: cos’è 

Il colletto del dente è la porzione dentale che si trova tra dente e gengiva. Solitamente è una zona del tutto coperta e aderente ai tessuti molli gengivali, ma in alcune situazioni può perdere queste proprietà formando delle “sacche” popolate da batteri. I denti che sono più soggetti ad avere un colletto dentale scoperto sono gli incisivi e i canini, ma può capitare che la condizione interessi anche premolari e molari.

 

Colletto dente scoperto: sintomatologia 

Un colletto dentale scoperto si origina dalla ritrazione delle gengive che può avvenire per diversi motivi. Sono molti i sintomi, veri e propri campanelli d’allarme, che permettono di riconoscere fin da subito l’inizio della ritrazione gengivale. Quello principale è senza dubbio la sensibilità dentale. Questa si manifesta nel momento in cui assumiamo cibi e bevande troppo caldi o troppo freddi. La sensazione è quella di un dolore acuto e persistente che si ripete a ogni occasione.

Un altro sintomo è semplicemente la ritrazione stessa. Se guardandoci allo specchio durante la pulizia quotidiana notiamo che i nostri denti appaiono più lunghi del solito, probabilmente significa che le gengive si stanno ritirando. Il dolore alle gengive è il terzo sintomo del colletto dei denti scoperto. Esso è localizzato in corrispondenza della zona interessata dalla ritrazione ed è anche in questo caso un fastidio persistente nel tempo.

Altri sintomi che permettono di riconoscere un colletto dentale scoperto sono le carie, l’alitosi e il sanguinamento frequente delle gengive. In particolare, l’alitosi è spesso il primo segnale di molte infiammazioni dentali e della bocca in generale.

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Colletti dentali scoperti: cause   

Perché i colletti dentali si scoprono? Le cause del sopraggiungere di questa condizione possono essere molte. Quella più comune in assoluto riguarda l’uso scorretto dello spazzolino e una scarsa igiene orale. Mentre ci si lava i denti si dovrebbe utilizzare uno spazzolino a setole morbide e si dovrebbe evitare di spazzolare troppo energeticamente: l’azione può infatti corrodere il tessuto gengivale e rendere i denti sensibili.

La ritrazione gengivale può anche essere causata da una generica infezione alle gengive che può evolvere in una parodontite, ovvero in un’infezione che coinvolge tutto l’apparato di sostegno del dente (osso, gengiva e legamento parodontale). Il colletto del dente scoperto può manifestarsi per una predisposizione genetica o per la struttura della gengiva stessa.

Anche la presenza di un piercing al labbro o alla lingua può scatenare l’infezione delle gengive, che vengono irritate e danneggiate dal nuovo oggetto presente in bocca. Il bruxismo può essere un’altra causa del colletto dentale scoperto: la masticazione involontaria continua mette sotto stress la gengiva che col tempo inizia il processo di ritrazione. Infine, anche anoressia e bulimia possono essere considerate delle cause scatenanti. L’acidità dei succhi gastrici espulsi frequentemente da persone che soffrono di queste condizioni vanno a innescare un processo di erosione che danneggia sia lo smalto dei denti, che le gengive.

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Colletto dentale scoperto: rimedi 

In presenza di un colletto dentale scoperto sono tre rimedi possibili. Il più adatto viene scelto dal dentista di fiducia in base alla gravità della situazione e alla condizione generale della bocca del paziente.

  • Il primo metodo è la creazione di una otturazione in composito. In questo caso, tramite una tecnica adesiva, si applica uno strato in composito in corrispondenza dei colletti dentali scoperti. In questo modo vengono chiuse eventuali sacche batteriche e viene coperta la porzione sensibile del dente.
  • Il secondo metodo è simile al primo e implica l’applicazione di faccette dentali in ceramica. Invece di creare un’otturazione, qui si preferisce utilizzare sottili lamine in ceramica di uno spessore di circa 0,7 mm. Le faccette vengono messe sulla superficie dei denti modificandone forma, colore, lunghezza e posizione. Esse proteggono il dente e scongiurano un suo deterioramento nel tempo.
  • Per il terzo metodo, che riguarda i casi più gravi di colletti dentali scoperti, si può optare per un vero e proprio intervento chirurgico. Durante l’operazione si riportano le gengive ritirate alla loro posizione originale facendole scorrere e, eventualmente, applicando un innesto per aumentarne lo spessore.

Per preservare la salute del colletto dei denti bisogna fare molta attenzione all’igiene quotidiana e al modo in cui viene fatta. Lo spazzolino per denti sensibili va usato in combinazione con collutorio e filo interdentale. Oltre all’igiene quotidiana, è importante concedersi una visita periodica di controllo con il proprio dentista ed eseguire una igiene orale professionale almeno una volta all’anno.

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